Santa Voce 7 aprile 1968
- marina Platania

- 3 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Se vuoi sentir la Pasqua, vestiti di Chi primavera a te ha dato.
Il dire di questo Cuore di Padre.
All'erta sta la donna che si presta ed il suo pensiero anelante eccolo, eccolo è qui: una sua consorella molto ammalata duolo a lei dà.
Ed ecco questa Mano che benedice, benedice chi chiede tanto, mentre chi solo in quel corpo spera, certo che questa Mano a benedir non sta come desia questo Cuore mio, non vi pare, figliuoli miei?
Allora, "Figliuola, non dolere." Ecco quello che dir dovete a chi in duolo affligge voi.
Il mare si calmò, gli uomini respirarono forte: quel pericolo lungi era da loro.
Ma di quale pericolo intendo parlare stamane? Il pericolo della morte di quel corpo, s'intende, perché all'anima nessuno pensa, nessuno dico.
Ed ecco quello che vi affliggerà domani.
"Maestro, salvaci, perduti siamo!" Quel grido é ancora vivo in voi. Si chiede sempre la vita presente perché non si crede a quel domani che avanza a rapidi passi e dolore molto ne porterà.
Figliuoli miei, voi tutti siete in un mare in tempesta, pericoli dappertutto...
Ed allora cercate di salvare le vostre anime schivando i pericoli e facendo sì che questi meno siano stando al sicuro di voi.
Quando si ha paura dei ladri, quella porta forte si fa, si mettono ferri su ferri...quindi quel ladro facilmente non entrerà.
Così fortificate l'anima vostra affinché il male, quel male che voi fabbricate con la vostra volontà, non entri in voi per perdervi completamente.
Ed allora gridate sempre:" Cristo, salvaci, perduti ci sentiamo!" perché lo siete veramente.
Ed allora quel mare si calmerà e ricco di pesci sarà.
Ed ecco che la rete gettar potrete per prendere quello che volevate, quello che era nel vostro desio.
In questa solennità di Pasqua l'uomo si prepara a festeggiarla secondo il proprio io: si fanno inviti, regalini, quella parolina dolce a proposito, creando un'atmosfera di pace. Così molti pensano di trascorrere la Santa Pasqua.
Ma, figliuoli miei, avete pensato di far la Pasqua col Padre vostro? E come essa si prepara?
Offrendo tutto di voi a Colui che tutto dare può, dando la pace a voi, per voi e a chi sta presso di voi.
Pasqua porta pace, Pasqua porta amore, Pasqua porta il fecondo!
Ed allora siate vivi tutti in questa santa Festa. Essa è la più sentita dal cuore umano, essa sta a questo Cuore di Padre.
Allora perché non festeggiate uniti a Me?
"O Dio, fa che questo cuore unito al Tuo possa appressarsi a questa Mensa non per ricordare una tragedia, ma per riempirsi di Te!".
Figliuoli miei, non pensate solo alle parole, ma al costrutto di esse parole e fate sì che la vostra mano ricca di carità sia.
Ed ecco che nel Nome del mio caro Figliuolo, il Fiore e il Frutto di questo Cuore, Io benedico tutti voi e dico: siate fiori e frutti pur voi per essere domani in quella Mensa, ricca Mensa, e voi, cioè le vostre anime, La ornerete di fiori e frutti perché con voi li porterete.
Santa Madre
Figliuoli miei, il Padre stamane ha annunciato una grande cosa: la festa che desidera fare insieme a voi, unito a voi. Ed io aggiungo qualcosa al detto del mio Signore: facciamola insieme!
Anch’io farò parte a quella Mensa perché fò parte a quella Mensa, mi avete capito?
Allora stiamo uniti: il Padre che è il Figlio, il Figlio che è il Padre, e questo cuore di Madre.
E voi, fortificati in quello Spirito che aleggia in tutti voi, possiate dire:
“Padre, grazie di questo grande Dono che Tu ci hai dato! Grazie di questa tua Parola che ci colma il cuore! Grazie di questa Festa che rinnova l’anima! Grazie di quest’invito tuo che noi abbiamo accettato facendoci piccoli, sollevando il cuore e i cuori che presso ci stanno.
Ed in questa pace, Padre, noi possiamo ricordare sempre la tua grande opera che ci circonda e, guardando e guardandoci, possiamo gridare ancora il tuo santo Nome, fecondo Nome, santo Nome, ricco Nome, e che Esso sia tutto in noi per portare la ricchezza tua, per portare il Nome santo tuo, per portare la ricchezza tua, per portare il Nome santo tuo, per portare il tuo Fecondo, per portare Dio, in una parola, perché Tu sei Dio, nostro Signore”.
Figliuoli miei, vedete come io non mi stanco mai di dire “Dio”, “Padre”, “Figlio”, perché… perché sono Loro che riempiono l’anima, che arricchiscono l’anima, che non la spogliano.
Ed allora datevi il bacio della pace, dimenticate il passato, se questo passato vi ha turbato il cuore, e siate vivi nella preghiera, vivi nel donare, vivi nel far del bene, vivi nel pregare, vivi nello stare uniti, uniti in quella grande Mensa che vi attende.
Andate in pace, figliuoli miei.


Commenti