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Santa Voce, 26 giugno 1975

  • Immagine del redattore: marina Platania
    marina Platania
  • 20 feb 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

LA TRASFIGURAZIONE


Il Signore benedice tutti voi.

Ed allora unite le mani e pregate in voi che il Signore ancora vi benedica, che il Signore ancora vi dia la Sua forza, la forza di andare avanti, avanti nel saper dare, nel saper cogliere e nel saper amare.

Ecco, Io parlo.

E videro una gran Luce!

I miei fratelli rimasero sbalorditi: il Signore stava vestito di Luce!

"Signore, Signore, fate che qui restiamo perché bene qui si sta, qui uniti a Voi, Maestro!"

Mi fermo.

I miei amici, i miei fratelli, coloro che videro tanti prodigi, rimasero sbalorditi: era nuovo per loro.

Ebbene, figliuoli miei, voi che ascoltate la mia Parola, pensate quegli uomini, uomini che mente chiusa avevano, uomini che lasciarono il lavoro, la famiglia per seguire il Maestro, uomini dotati non di talenti, ma di buona volontà, e portarono la Novella per tutto quel paese perché il Signore Si era trasformato in una grande Luce per dare all'uomo qualcosa di grande: ancora dava la sua vita, la vita sua per l'uomo glorificare il Signore e nel medesimo tempo glorificarsi per quel credo che luce dona. Vorrei dirvi tante cose care, tante cose belle, ma c'é quella campana che batte a rintocchi e certo che il cuore fa dolere. Ed allora chiudo quella campana affinché non suoni e dico a tutti voi che state qui presenti: datevi la mano, siate sempre pronti ad essere uniti per glorificare il Signore e per glorificarvi, perché voi siete stati tutti, chi più, chi meno, presenti e non presenti, siete stati consolati da questo Cuore. Avete tesa la mano e quella vostra mano è stata sempre pronta a chiuderla per portarla nel vostro cuore perché il Signore ha parlato a voi.

Ecco quella campana che suona a rintocchi e perché mai? Perché coloro che hanno ricevuto la mia Parola per consolare i vostri cuori, si sono chiusi così, non come un petalo, ma così , tanto per dar dolore a chi vi da la mia parola. E perché mai? Perché ancora c'é l'uomo che negò il Cristo, ancora c'é l'uomo che nega, ancora c'é l'uomo che favella e dice:" Signore, fate che io sia insieme a Voi per glorificare il Padre, nostro Signore." Quindi una mischia, ma che questa sia lavata dalla vostra volontà, lo dico per voi stessi, figliuoli, perché Io parlo qui per consolare i vostri cuori, per darvi tutto di Me per voi essere vivi domani.

E vivi ancora qui esser dovete per dimostrare quello che avete ricevuto senza nulla chiedere, ricevuto che cosa? Quella Parola, un pò d'amore, un petalo, un fiore, il passo svelto, l'amore del Signore.

E mentre Io sono qui, Io sono di là, mentre sono di là, Io sono per di qua. Io sono ovunque perché Mi spargo così come il vento.

Il vento, cosa porta il vento? Il fecondo che é l'amore del Signore ed Io lascio il seme.

Ebbene, voi fortificatevi in questo seme perché voi dovete riseminare quello che voi avete ricevuto, riseminare affinché l'uomo creda in voi, affinché l'uomo si faccia piccolo e guardando il cielo si segni e dice, deve dire: "Signore Tu sei!"

Non mi stancherei mai di parlare, di fare con voi una comunione così, Io parlo ed Io rispondo, Io Mi dono e dono ancora per voi essere figliuoli dell'Altissimo Signore.

Quella campana ancora sento a rintocchi. C'è l'uomo che non crede, l'uomo che vuole, l'uomo che solo prende e nulla dà, ma che cosa dovrebbe dare? Un briciolo d'amore perché il Signore vuole amore da voi perché quel briciolo d'amore è pace, è il domani che vi attende.

Oh, miei figliuoli, fate che quella campana non senta più perché voi vi dovete amare tra di voi, aiutarvi tra voi! E quando unite le mani, pensate questo gesto che è voluto dal Padre, ma non per Lui, per voi stessi perché nella preghiera, in quella donazione, in quelle mani chiuse voi vi fortificate e amerete ancora chi sta vicino a voi e scuola farete, scuola d'amore perché se voi venite meno a questa virtude, l'amore, voi siete vuoti e vuoti sarete, siete il nulla, il nulla sarete in quelle ombre che ombra voi non farete più e non fate parte più a questo Cuore.

Sapeste quanto Io vi amo! Vi vorrei tutti così come tante pecorelle ed Io il Maestro che vi invita ad andare verso levante per essere benedetti dal Padre, mio Signore, perché voi avete capito il grande Dono che qui si dona, la Parola del Signore è palese, è viva e dona a voi ancora qualcosa, piccola cosa, un briciolo d'amore di questo Cuore che a voi dà la mia parola perché è tutta amore.

Nell'etere come in sulla terra vivere deve questo grande dono perché voi siete figliuoli e non morirete mai, sarete sempre vivi, vivi così come Io parlo, come Io dono, come Io vi colgo e vi coglierò domani.

Allora si chiude questa Parola per alcuni mesi: la creatura deve riposare.

Ma non riposa, oh no, mai più, perché ancora lavora, ancora si dona, ancora dà la mia Parola!

E, vi prego, scrivete nel vostro quaderno quello che voi ricevete da questo Cuore per un giorno rileggere e dire: "Grazie, mio Signore!" perché quello che si dona, sta vivo e voi lo sentirete ancora in voi.

C'è chi accusa, come c'è chi si dona, c'è chi sa parlare, c'è chi tace, c'è chi nuoce...ma c'è anche il Signore che sa benedire.

Figliuoli, andate in pace.





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