Santa Madre 6 febbraio 1978

Sento dei lamenti. L'uomo è molto preoccupato per le epidemie che affannano il corso d'esso.

Ma è curioso!

Per queste epidemie tutti siete in travaglio, tutti vi date da fare; non sapete cosa far vorreste. Ma quando c'é stata quella grande epidemia che ancora sussiste lo uomo stava calmo, asciutto, pensieri non si dava come se a lui non riguardasse.

Ragazzi disordinati, quasi pazzi, poveri illusi! Conseguenze che dilagano! Fiumi di lagrime che si appressano, dolore in tutto, mani rapaci e colleriche, anime turbolente e sanguinarie, anime nere e inquiete fatte si sono. Un mare di guai!

Altro che epidemie! Qualcosa che resterà nelle vene vostre, qualcosa che sarà tanto pesante che l'uomo scrollar d'addosso non si può, perché duole da non dire...

Nessuno si preoccupa per l'educazione di questi giovani perduti in sul nascere, nulla sanno della vita, gli sembra tutto un ritmo quando ha suono, ha rintocchi che morte daranno.

Tutto è poesia, fanciullaggine, canti, spassi, amori che dolori daranno.

L'uomo è responsabile del dilagare di questi affanni, di questo malcontento, di questa ignoranza, di questa noncuranza, di questo soprassedere che tanto male fa; nulla fa per riprendere quella pecorella smarrita, perduta. Cieca e nera si farà senza dubbio perché è vuota, inerte, passiva, morta prima di morire.

Allora vale la pena di preoccuparvi di questa epidemia che affligge la terra? Sono diversi i mali!

Allora curate, sanate, non obliate che la responsabilità è di tutti i viventi in sulla terra perché tutti il bene dell'intelletto avete, il saper dilaga nel male, la scintilla, che luce dar dovrebbe al cammino, spenta del tutto pare.

Allora ad ognuno di voi la vostra parola.

Cooperatevi ad educare la gioventù bacata e che sta per bacarsi.

Spesso guardo la vostra cappella.

Quel giovane non vedo più, quell'altro neppure, il bene male gli faceva!

Ecco perché si sono allontanati!

La madre resta passiva, non indaga,... " domani si penserà"

Chi?

Quel fanciullo? Quella fanciulla?

No, madre, sta a te indagare in quale scuola esso va, quali compagnie esso ha, quale frutto esso a te porterà.

Tutto qui.

Allora benedico e vo'.