S. Voce 2 Novembre 1973
- marina Platania
- 13 mar
- Tempo di lettura: 5 min
- Signore, la mente mi si affolla di tante domande, ma non so quale per tutti noi sia la più salutare.
Parlate Voi, mio Signore, che leggete nel cuore degli uomini.
- Ecco la mia Parola, sarà breve o no, ma che sia viva in voi.
Ecco una massima che sta molto al Cuore del Signore:
“Sii madre, donna, come questo Cuor desia, come i figli ti vogliono”.
Sembra questo detto facile a capire, facile da dire perché è una realtà sì viva, ma pesa a chi amore non dà.
Ed allora ascoltate, figliuoli miei, perché interessa tutti voi.
La donna è sempre madre, pur non avendo bimbi suoi né conosciuto uomo.
Ella fu creata dal Padre come compagna dell'uomo, compagna nel senso di essere una lampada sempre
accesa per dare lume in quella dimora, per dare pace in quel cuore di sposo.
Molto spesso in travagli ella si trova per dare una spinta a chi camminar non sa verso la luce che si desia.
Ricco il focolare ella faccia, anche quando il pane è avaro, dolce nel dire e solerte nel fare; non essere la
schiava dell'uomo perché creatura di Dio, ma far sì che l'uomo in lei si pieghi e ascolti, se riconosce che
quella donna sua pulita del tutto è, quella sua parola che dà per amore dei componenti di essa famiglia.
E questi siano in un'attesa che non dica fine, cioè ricca quella casa sia di fede e di amore.
La donna non deve mai far sì che quella dimora conosca l’ira, il disamore, l'inganno da parte di uno dei
coniugi.
Che la donna sia sempre modesta e cara all'uomo suo perché quella casetta dipende tutta da lei, lei ne è il
fuoco e il focolare è l'uomo che lavora per il bene d’essa famiglia.
Se quel fuoco è spento, quella casa non ha calore né luce, né benessere, né forse anche il domani se in tempo
non si ripara.
Se quell'uomo è un vizioso, ebbene, la donna riporterà alla verità quell'uomo perché egli è un bambino.
Tu dirai che non sempre è tale.
Sì, le eccezioni sono molte.
Ma se tu, donna, dici con dolcezza per persuadere chi sta ad ascoltare, che la vita senza pace vita non è, che
un Occhio sa guardare, che una Mano è presente ad aiutare, tutto quello intorno se è lindo, benevolo,
nonostante le privazioni, se quella lampada è sempre accesa, l'uomo si piegherà o fuggirà perché indegno di
quella dimora si sentirà.
Quindi, donna, sii madre come il Cuore del Signore desia.
Questa massima dovrebbe essere scritta così, ben chiara, ben grande affinché chiunque possa leggerla.
Nessuna attenuante sta alla donna se è sciatta, se pensa solo a se stessa, se non ama la sua casetta né i figli.
Certo costei è una nemica di se stessa.
Se quella casa va alla rovina, si guardi bene la donna che sta là, in quella casetta: l'amore ella non conosce.
La donna è il simbolo della pace o della guerra, il simbolo dell'amore o del disamore, quindi è il tutto in
quella famiglia.
Guai se quella donna non ama i suoi cari, ma solo se stessa!
Guai se si veste di stagnola e debiti fa!
Guai se scandalo dà!
Guai se l'uomo bestemmia per quella donna che, dura di cuore, non ama il sito che lei ha voluto per essere in
due!
La donna che si perde per avere quella casetta ricca di ciò che presto muore, tale non si chiama perché è
nemica del Signore, dello sposo e dei figliuoli.
La donna che si orna di monili e non ama la propria famiglia, è una donna che tale appellar non si dovrebbe.
L'uomo è libero di volare ove vuole... ma la donna un solo volo l'attende.
Ma con questo non dico che l'uomo che sa volare accetto a Dio sarà, no, figliuoli, egli è un nemico di se
stesso ed il Signore non vedrà.
Ma quei figliuoli per via della loro madre non si perderanno, avranno un solo volo, come quella madre loro.
Quante madri s'immolano tutti gli attimi della vita data per la propria famiglia!
Queste vivranno certo nel Cuore del Signore.
Quante madri piangono per via di quell'uomo che amor non sente e amor non dà!
Quante madri che soffrono perché abbandonate dall'uomo che un altro nido si è fatto... ma quel nido
benedetto dal Signore mai sarà perché vi sono le lacrime di quella donna, le preghiere d’essa e i lamenti dei
piccoli che volare vogliono così, come il padre loro che certo buon esempio non ha dato.
Su questo da sempre ho parlato ed è un problema difficile a risolvere.
Uno deve essere il pensiero costante della donna che ama la sua casetta: far sì che il suo uomo un fedele
amico del Signore sia.
Ecco, figliuoli miei, la verità di voi in voi per vivere sereni in attesa di quel giorno che non temerà la sera.
Una donna Io vidi, pregava molto, notte e dì, digiuni sempre faceva, il cuore le doleva per l'uomo suo che
uno scellerato era.
E se i figliuoli come lui fossero diventati?!
Ecco, ad uno ad uno il volo prendono ed in ogni volo il cuore della loro madre con loro volava: erano tutte le
sue preghiere, i suoi sacrifici, l'amore per loro.
Ebbene, quando tutti partiti furono e sereni li sentì, volle spiccare anche lei il suo volo perché stanca si
sentiva.
Infatti una mattina, ecco, con la sua valigetta andar via voleva per trovare un sito ove pregare per tanta pace
avere.
Ma, ecco, quell'uomo sta là, si duole, sta poco bene.
Si appressò la creatura e restò là: servir doveva chi amata non l'aveva.
Quel volo aveva desiato perché il cuore stanco sentiva ed il riposo voleva trovare in una casetta ricca di sole
e di pace per non sentire più quelle invettive, quello sporco in quelle labbra... Ma là si restò, il dovere lo
imponeva.
- Signore, ecco la vostra figliuola; sia fatta la Volontà vostra.
Quando questa poveretta se ne morì, quel volo certo leggero fu: il pianto dei figliuoli e quello di quell'uomo
facile dava il passo a chi al Signore andar voleva.
Figliuoli miei, la mano corre, perché chi a voi dà la mia Parola, madre di tutti voi si sente.
Ella ama i componenti di una famiglia che sua non è, ma sta là a dare il cuore perché madre si sente, ripeto.
Ed ecco che il Signore benedice tutte le donne nubili che una missione sentono: amare i bimbi che loro non
sono, amare chi stanco ha il cuore ed una mano vuole.
Ebbene, che questa si dia così, per carità, come il Signore dà tutto per carità.
Ma quella mano che si dona, sia pura, pulita, intendo dire, per avere quel volo così, come ho detto sopra, per
andare dove la pace regna, ove l’amore è vita.
Tutto qui.
A domani.
- Perché piangete, donna?
- L'uomo mio il volo prese e più non ritornò.
- E i figli vostri?
- Sono tutto per me, un lavoro io cerco.
- Venite, buona donna.
Ecco, lavorate amando tutti questi bimbi che madre non hanno.
Un sorriso, una lacrima...
- Mamma, piangi ancora?
- Non piango più, amore.
Sono qui, vedi, sorrido.
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