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Santa Voce 1 marzo 1975

  • Immagine del redattore: marina Platania
    marina Platania
  • 2 apr 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 7 gen 2023

La Verità


Perché il Padre indusse il Figliuolo suo a soffrire in terra?

Per dare all'uomo la giusta fede.

Sono stati molti i profeti che parlarono della venuta in terra del Salvatore, quindi si attendeva da secoli il Figliuolo di Dio.

Ed il Padre in quel dato giorno pose il Figlio suo nel seno di una Vergine... ed ecco il Cristo andare per le strade per dare e dire la Verità, per parlare del Padre, dell'amore, del domani.

Non venne il Signore per annullare quello che gli uomini lasciato avevano per l’uomo amare il Padre, l'Autore del mondo di allora ed anche del cosmo.

Il Cristo parlò molto del Padre e non di Sé stesso. Solo disse: "Io sono il Figliuolo del Padre." Cioè in quell'Uno Dio parla perché Uno Essi sono.

Ello venne, quindi, per dare forza a quello che il Padre detto aveva a coloro che, degni di ascoltare erano stati, cioè agli umili di cuore, agli uomini di buona volontà.

Ello approvò la Legge ed una Essa fu, come ancora una deve essere: amare il Padre ed il Figliuolo suo nelle Sue opere, perché senza queste senso non ci sarebbe.

Allora perché negano il Cristo?

Perché ancora sono quelli che in croce misero questo Cuore per non più favellare. Questi sono ancora vivi, come lo sono stati sulla terra.

Per aprire la mente all'uomo di buona volontà Ello sta ancora vivo e ancora del Padre parla, non di Sé stesso, perché, come dissi, Uno sono ed emergono nell'amore, nel dare tutto di Sé.

Il Signore disse: "Non fate immagini di Me!" perché il Padre non si conosce. Il Padre è il cosmo, è l'etere che parla ed è eterno, tutto il suo Cuore espande per il cosmo per dare vita.

Ello Si fa pane, Si fa natura, Si fa uomo, Si fa il tutto.

Ecco, la creatura vide il Padre. Ella attesta che era come un Monte bianco, per due volte così Lo vide, e le parlò, quindi Voce aveva ed anche Mente.

Quale figura potrà farsi del Padre? Nessuna figura, perché Ello è l'infinito Amore che dona tutto quello che voi godete, non solo, ma quello che un giorno godrete: l'immenso dono del Padre mio e vostro.

L’uomo mette in tela la Figura del Cristo. Certo che questo non fu dato, ma peccato non è, perché l'uomo, attraverso quella Figura, si guarda e piccolo si fa, prega non quella Figura, ma Chi sente dentro di sé. Ma non è per questo che Cristo amare si deve.

Si deve amare il Padre ed il Figliuolo suo nelle sue opere, come ho detto. Dio è nell'etere, perché là è la sua dimora. E' nel dolore perché nel dolore Dio coglie l'anima degna di Lui, asciuga quella lacrima in una speranza che fine non dice. Nella rassegnazione perché soli non siete, un Padre sta vivo, un Padre che non dette il dolore, questo è opera dell'uomo.

Quindi il Padre lenisce il cuore di chi duole e questi ha il dovere di perdonare chi ha osato, chi duro ha il cuore ed in questo perdono fiorire deve il vero amore. Ecco la carità del Signore.

Sento quella voce... e anche un'altra voce che approva che la Madre mia presente sull'altare essere non deve. (la statua)

Figliuoli miei, è Madre Mia!

Se l'uomo La invoca affinché attraverso quella preghiera Ella interceda presso il Figliuolo suo, peccato non è.

Si venera il martire, si venera chi scuola d'amore ha fatto, si venera chi si è immolato anche sulla croce per dimostrare col suo supplizio e dolore che Cristo fu vivo, che Cristo si immolò per amore, che Cristo risorse per testimoniare la verità perché Ello è la verità, Ello sta ancora vivo e ancora si dona.

L’uomo venera la madre. Se questa è stata nel suo dovere di madre, l’uomo la benedice perché ella, per essere madre, ha ben sofferto, ha doluto, ha pianto, ha pregato per i figli suoi.

Allora se tu, uomo, veneri la madre tua che si dona, che si è donata per dare a te la giusta strada, perché non venerare mia Madre, la Vergine che dette al mondo il Mondo?

Duro avete il cuore!

Ebbene, se questa scuola per voi non è, che benedetti siate, ma andate lungi da questo luogo perché qui si parla di amore e di fratellanza, si parla di carità e di un domani ove incontrerete la Madre del Signore che vi darà ancora la mano per incontrare il Suo Figliuolo che morì in croce perché il Bene dava, perché la sua Parola verace era, perché tutto il cuore dava, perché il morto faceva camminare, perché da un pane cento ne dette e così via.

E’ stato immenso l’Amore suo per l’uomo non perire.

Allora?

Ecco che vi benedico e dico a tutti voi: che la pace in voi sia!

Ed ecco ancora parlo, parlo per dire e dare il cuore affinché l’uomo non soffra, non dolga, non peni.

Nulla a voi si chiede che solo amare.

Ma amare chi? L’amica, quell’avere che sta in cassa?

Amate chi dice che nemico di Cristo è!

Amate il Padre, amate il Signore, Figliuolo suo, ed è il prossimo vostro.

Ecco tutto, a domani.

Ecco che la creatura, guardando la Madonnina, vede le sue mani farsi a conca così e dal suo petto scaturisce un fiume di bene che corre verso chi venera Lei, la Madre del Figliuolo.


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