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Santa Madre 8 Novembre1972 ore 6,20

  • Immagine del redattore: marina Platania
    marina Platania
  • 15 lug 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 7 gen 2023

La Potenza di Dio


Il Signore sia con te, figliuola, e che tutte le tue consorelle, coloro che, hanno appreso da te la mia Parola, tutti coloro che consolati sono stati, possano dirti quanto il mio Cuore dice a te.

Ecco la mia Parola.

Stamane parlerò della Potenza di Dio, certo che voi ben sapete perché da sempre ho parlato su questo.

Ma la vera potenza di Dio, voi forse, dico forse, perché uomini con mente aperta ancora vivono, non la conoscete, voi, dico, uomini, che eruditi vi sentite. Ma gli uomini con mente aperta non sono quelli che hanno studiato, oh no, figliuoli! Questi per la maggioranza sanno quel poco che hanno appreso sui libri, ma non l'hanno sentito dentro di sé, ed una dottrina ne hanno fatto, compreso mi avete?

La Potenza di Dio sta nell’amare ancora l’uomo e, amando, gli dà la luce, gli dà il pane, gli dà il tutto, dico, quindi offre il suo Cuore, la sua bontà, la sua misericordia, dico, a coloro che non si potrebbero appellare tali perché nuocciono più di una tempesta, ma questa è stata data per la terra che ha bisogno di quella tempesta d’acqua. Sono più di un ciclone perché fanno male più di esso; ma questo non fu dato per far male alla terra, all’uomo intendo dire.

Quindi l’uomo è più di quella tempesta che data fu per l’uomo vivere.

Individui senza cuore, senza domani molti e molti sono che pullulano nella terra e pesante la fanno tanto che spesso l’uomo di buona volontà pecca perché, stanco di subire, si duole, chiede e ancor si chiede:

“Perché il Padre non toglie questi spini dalla terra?”

Ecco perché pecca quell’uomo che tutta la sua vita è stato una donazione per salvare l’uomo.

Ecco la Potenza dell’amor di Dio.

Ma, state a Me, ogni cosa ha un limite massimo e oltrepassar questo non si potrà.

Ebbene, il Padre oltrepassa perché è Padre e dona la misericordia sua, ma questa si dà per l’uomo essere come sta nel Cuore di Dio.

Se duro è quel cuore, state a Me che quella Potenza non lo coglierà per quella giustizia imparziale che nell’ordine di tutte le cose vive.

Quindi sarà abbandonato un giorno a se stesso e piangerà per tanto male fatto al fratello, quindi per lui verrà quell’ora se duro il cuore ha avuto.

Spesso sento: “Ma perché il Signore non subissa gli uomini che male apportano alla società?”

Allora voi, uomini, che soffrite per quell’uomo duro, pregate che il Signore ancora dia la sua Mano per ritornare all’Ovile e non soffrire domani.

La Mano di Dio è uno specchio che riflette all’uomo il suo fare e dire.

Tutto è luce in essa Mano e questa porta quello che in riflesso di cielo ha veduto e quindi perduta nessuna sillaba viene, nessun moto del cuore, nessuna cosa che nuoce al fratello.

Allora voi ben sapete la sua Mano, allora fate sì che quel riflesso di luce sia l’amore, sia il domani che attende tutti voi.

Per quell’uomo (si parlava di un giovane mentre Pia dettava lo scritto della S. Madre), passate oltre, la luce di Dio ha dato la Mano, fate che esso sia illuminato per dare a chi nel cuore vuole tenere per essere nella luce perché sta nelle tenebre che luce non danno.

La Potenza di Dio è grande e limite non ha.

E’ l'uomo il verme che tutto distrugge e pace non dà. E' l’uomo che nuoce al fratello per lucro. E' l'uomo che si vale di quella pietà per far piangere il fratello.

Ma voi che avete subito le angherie, le sue malefatte, il suo cuore duro più di una pietra, glorificati sarete perché anche voi grandi siete stati nel perdonare, nel pregare il Padre per coloro che spini veramente sono.

E' una forza dell’anima, sì, figliuoli, perché l’uomo è fratello, ecco perché.

Allora pregate e non maledite, non imprecate perché il danno subito avete, perdonate e la terra pesante più non sarà, perdonate ed il Padre sarà vicino a voi per quell’amore che sentito avete, l’amore verso il fratello che fugge come Caino e non sa che perduto sarà se non rimedierà in tempo il danno che subire ad altri ha fatto per lucro, per vizio, per la gioia di far tanto male, ecco perché ha il cuore duro.

Egli si sente il più forte e non sa che è l’ultimo degli uomini e la fine sua dolce certo non sarà.

Figliuoli miei, i tempi sono tristi, voi direte, ma da sempre l’uomo ha avuto il cuore duro, da sempre, ripeto e da sempre anime perdute vi sono state come saranno.

Allora fortificatevi e state con le mani alzate per non essere colpiti, per non dare col vostro cuore la facoltà di rubare, di uccidere per la vostra debolezza, tutto qui.

Allora ecco che benedico coloro che piangono, coloro che soffrono per l’uomo sì crudele e che questi possano guardarsi e sentire chi veramente sono e che cosa domani saranno.

Ecco che vo, mentre il Cuor mi duole, a domani.







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