Santa Madre 10 novembre1972 ore 6,35

L a Volontà di Dio

Nel Nome del Signore Io sono qui che detto, detto ad una creatura perché attraverso questa il Signore comunica con le creature perché non tutti sono capaci, cioè non sono nello stato di grazia per ascoltare la Parola di Dio.

Ecco che parlo.

Cosa dirò stamane? Parlerò dell’uomo che ricco di fede al Padre si presenterà.

Beato sarà quell’uomo se una scia d’amore lascerà agli uomini per questi poter andare avanti per meno dolere.

Beato colui che nel Nome del Signore opera e pace mette.

Beato colui che dà il pane mentre il cuor sorride perché quell’uomo lo benedice.

Beato sarà colui che crede e di questo credo una scuola fa.

Beato colui che dice: “Salvatevi, uomini, il Regno dei Cieli è vicino.”

Beato colui che soffre e nel cuore tace perché prega per chi duole come lui.

Beata quella fanciulla che amore vero voleva e un verme trovò, ma in essa ecco farsi la luce di Dio: canta la creatura perché la pace ha trovato e fuggirà dall’uomo che pace non darà.

Beato chi il puro sente e lo sparge intorno a sé.

Beato chi scuola fa a chi imbrattare vuole l’anima della creatura, questo non vedrà Dio.

Beati coloro che soffrono perché una giustizia sentono e giustizia danno a chi offende questa e il cuore nero si è fatto. Quell’uomo colto sarà per quell’amore di Colui che dona tutto il grande Bene che presso di lui sentiva.

Beata quella madre che ha saputo educare i propri figliuoli nell’amare il Signore e nel Nome del Signore sollevare il povero, il derelitto, colui che scalzo va, freddo sente e spesso maledice l’uomo che passa così, perché un sorriso d’amore non gli ha dato.

Beata sarà quella creatura che nero sente il cuore del prossimo e lo farà cantare affinché Dio lungi d’esso non sia.

Infine beati coloro che fanno la Volontà di Dio.

Ecco, stamane desio parlare della Volontà di Dio.

La Volontà di Dio è la sua Legge. E qui bisogna fermarsi.

Allora conviene mettere in mente la sua Legge, ripeto, perché chiunque vive fuori d’essa, la Volontà di Dio non sentirà.

Spesso sento dire che, dati i tempi, quella Legge non va più.

E’ falso il dire perché chi non ama Dio, non amerà il prossimo suo; chi ama il prossimo, certo che Dio vicino a lui Si resta. Tutto qui.

Quindi qual’è quel motto che non vale, dati i tempi?

La purezza che spesso è oltraggiata dall’uomo famelico, dalle donne perdute, dalle ragazze che perdute vogliono essere, che facilmente calcano la strada per vestirsi bene.

Figliuoli, il Padre è puro per eccellenza e puri vuole i figliuoli suoi perché, essendo uomini, devono capire il danno che si fanno perché il vizio della carne non fu dato.

L’uomo non deve satollarsi, ma solo moltiplicarsi; se questo si annulla, l’uomo non è più puro davanti a Dio.

Figliuoli miei, qual’è quel motto che si vuole annullare ?

Non fornicare? Ma questo è un peccato grave, specie per chi predicare vuole la purezza, per chi bambini ha, per chi figliuoli adulti ha, perché scuola di vero amore non farà.

Non commettere atti impuri perché animale tu, uomo, non sei.

Sono leggi sagge, sono leggi dettate per tu, uomo, non essere nemico di te stesso, perché ti brutisci, ti rendi schiavo del vizio della carne e carne mangerai e mangiato dai vermi tu sarai perché la carne si ammala e la Luce di Dio non vedrai.

Quindi state nella Legge per la legge, cioè essere nella Legge per la legge.

Guai a chi cattivo esempio dà! Guai a chi si pettina la chioma per attirare l’uomo famelico e male farsi e fare!

Guai a chi dice che il peccato che Dio punisce, non è più tale!

“SIATE PURI COME IL PADRE MIO.” Parole ricche di santità.

Allora non obliate la Volontà di Dio perché questa si posa su chi fa quella volontà non perché è imposto, ma solo per amare Chi seppe dare la Legge per l’uomo essere nella sua Legge, tutto qui.

Allora ecco che vo e dico, figliuoli miei, a domani.