Insegnamenti sull’educazione, la crescita e l’alimentazione del bambino.
- marina Platania

- 3 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 feb 2023
Santa Madre, 08/03/1968 ore 11:30
Insegnamenti sull’educazione, la crescita e l’alimentazione del bambino.
I bambini devono stare vicino alle rocce perché esse danno tutto quello che ricevono dalla creazione, nulla assorbendo. La sabbia, invece, assorbe in sé, per la sua umidità e non dà.
I bambini devono stare vicino al mare.
Quando hanno fame, nutriteli poco alla volta, come si nutrono i passerini.
Lasciateli piangere, quando piangono non li picchiate mai. Rimproverateli quando hanno mangiato e hanno ancora fame.
Teneteli quasi nudi, bruciateli al sole, al vento, direi alla pioggia, però è meglio non metterli.
Il bambino è come una pianta che ha bisogno anche del vento, del sole e della pioggia.
La sera, quando appaiono le prime stelle a nanna.
Al mattino, al primo albore dell’aurora, che alzati siano.
Fateli attivi. Fate mangiare verdure poche e frutta assai.
Non date grassi, molto pesce, qualunque esso sia, che sia fresco.
Per l’acqua come quella che è stata donata: acqua di fonte, non acqua morta.
Mai vino, mai spiriti; bevande calde dopo aver mangiato, questo è salutare ma non fatene un’abitudine, saltuariamente, per non abituare il corpo.
Date zucchero naturale, cioè miele.
Quando lo stomaco è tardo, non vi preoccupate: date frutta in quantità ed esso ubbidirà perché ha bisogno di quei succhi, non di purghe che tolgono quei succhi, ma frutta fresca che contiene quei succhi.
La pastina con verdure, legumi e fagiolini, cipolle e qualche aglio male non fa.
La frittura Dio creata non l’ha. Arrostire sulla brace, non sul gas né su quel carbone, a meno che non sia una padella chiusa.
Date limone: esso è un grande nutrimento e medicinale; con le foglie fate un infuso per la bevanda calda, unito all’alloro.
Servitevi della natura che porge e nessuna cosa chiede che il seme per darvi ancora.
Fate innamorare i bimbi di tutto ciò che Dio ha creato: ed in questo inculcate Dio, Dio buono che dà il fiore per l’uomo ornarsi, l’erba per la pecorina nutrirsi e dare all’uomo il suo tesoro: il latte e l’agnellino.
Il frutto, il miele, tutto il creato, insomma, perché esso è Dio.
Quindi in ogni fiore, in ogni frutto vive Dio; ecco perché è bello, ecco perché è buono, ecco perché è misericordioso.
Al bambino tutto il cuore; alla mamma i suoi tesori; al papà date il bastone per appoggiarsi e autorità dire in una dolcezza che resta nel cuore.
Mentre la vecchina con la cocca si asciuga gli occhi e benedice quel bimbo che mamma sa dire, quella mamma che un tesoro esso è e quel padre che il pane provvede, tutto si dà mentre stanco va, appoggiandosi in quel bastone che sostegno dà.


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