S. Madre 30 maggio 1968
- marina Platania
- 18 ago 2024
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-L'Annunciazione-
Mi sembrate tanti passerottini, non che fame avete, ma che amore volete. Quindi fame avete di amore, fame di santità, fame di Dio perché è vero che credete, che spesso Lo sentite, ma...siete come quell'uccellino là, sotto quel nido e la madre presso aveva, ma quel nido desiderava.
Così siete voi, figliuoli miei, desiderate quel nido, perché lì uniti al Padre starete.
E stasera parlerò di un volo, di una bimba che un volo voleva, di una bimba che il volo desiderava, di una bimba che viveva per avere quel volo.
Ecco il mio dire.
Tace l'aria intorno. Il mondo allora conosciuto attendeva da secoli la Parola, attendeva da secoli il Verbo fatto Carne, attendeva da secoli la Volontà del Padre.
Tutte le fanciulle che "Maria" s'appellavano, nel cuore avevano quel volo, quel grande volo per essere in due a volare e andare così uniti al Padre in quella grande Volontà.
Un bambina spesso contemplava il cielo e in quel volo il volo desiderava. Ma lontano guardava: aspettava la Parola, quel Verbo, quella Volontà! Ma in essa certo non pensava...oh, il Padre avrebbe mandato il suo Virgulto chissà in quale palazzo, chissà in quale cuore, chissà ove, certo in quella dimora certo impossibile pensare...!
Ma in quella preghiera quanto desio c'era: avere le ali per volare, andare oltre quel cielo perché, perché oltre quel cielo qualcosa di grande c'era, qualcosa di inatteso, una grande meraviglia, il Padre e il Figliuolo certamente e unito ad Esso certo quella madre. E chi sarebbe stata mai?
In quella cameretta ove soleva stare, in quell'alba ove la preghiera si innalzava ed al Padre certo andava, quella bambina, non più tale, ma fanciulla, pregava il Padre di avere le ali.
Ed ecco Qualcosa, ed ecco Qualcuno ed ecco quella Parola, quella Volontà!
Si turba la fanciulla e tace, tace con la madre sua perché è grande per essa il dono, perché é impossibile per essa il dono in quella casa, in quel piccolo ambiente, in quel piccolo cuore:
"No, impossibile pensare tanto! Forse ho sognato, forse la mia mente ha vacillato? No, é impossibile!"
Ma intanto sposar si doveva perché le fanciulle sole star non potevano, era un peccato perché dovevano generare, così allora si pensava. E accettò con umiltà quel compagno, ma in essa il Virgulto c'era, in essa quella Parola sentiva, quella Volontà in essa c'era!
E allora si confida col compagno suo che essa era madre di quella Parola, di quel Verbo, di quella Volontà! E due cuori attesero in un'ansia che non ha parole, in un risveglio di una grande alba.
Attesero così come due messi in attesa di un grande volo.
Venne quel piccolo Uccellino, ma senza piume era, senza ali!
Quella fanciulla Madre dovette coprirLo col suo amore, con la sua carità. Vestì quel piccolo Uccellino e stringendoLo al seno a poco a poco le ali metteva, qualche piuma cresceva: il piccolo Uccellino alato Si faceva!
EccoLo adulto, parla di voli, parla di uccellini, parla di un grande Nido, parla di un grande domani.
E quella donna, non più fanciulla, ricorda quel suo sogno: avere le ali!
Quel Figlio era tutto il suo domani, era la sua fede, era il suo orgoglio, era l'amore materno che in essa parlava e quel Figlio un Dio per essa era! Perché un Dio? Perché Lui parlava sempre di voli, sempre di cielo. Sollevava il caduto ed Ello non cadeva. Sollevava l'adultera e il peccato assolveva. Faceva camminare quel morto ed Ello più vivo era. Il pane moltiplicava, ma in casa sua questo non succedeva perché.... perché in casa sua Ello era il Pane della vita. Ma l'uomo che non conosceva ancora quel Cuore, quel pane voleva per nutrirsi il corpo e l'anima s'accucciava in Esso.
Ecco quel volo... in sangue si partì! E quella Donna rivide quel Messo, ancora quel Messo perché era quel suo Figliuolo diletto. E quel Messo venne ancora! E lei se lo strinse al seno, Figliuolo Lo appellò e ancora madre si sentì, madre di tutta l'umanità, madre di tutti i passerottini, di tutti gli uccellini e anche di quel cacciatore che va a caccia di passerottini e di uccellini...madre di tutti perché quel Figliuolo di tutti era, a tutti dava, a tutti dette il suo Cuore, la sua Mano, il suo Passo, la sua Volontà!
Ed ancora quella bimba parla qua, parla a voi ancora di quel volo, parla a voi ancora di quell'attesa, parla ancora a voi di quel domani e la Parola è quella, quel Verbo é questo, quella Volontà è questa, la Volontà del Padre che dice a tutti voi:" siate uccellini per volare a Me!" Ma quel nido non lo lasciate vuoto, esso dondola al vento che sembra con esso giocare, ma che non sia vuoto di voi.
Lasciate le piume, le più belle là per posarsi quell'uccellino che nido non ha, per accucciarsi quella madre che figli non ha, per accucciarsi quel passero che voli non ha, che volo non ha... e allora in quelle piume lui sognerà un altro nido bello, non quello, un altro, un altro che sa di cielo, che sa di eternità, che sa di tanto amore.
Figliuoli miei, pensate queste mie parole, voi spiccare il volo dovete, se non oggi sarà domani, ma lasciate il vostro nido ricco di piume vostre e chi poserà il capo, sognerà di voi, delle vostre azioni, della vostra carità, della vostra generosità, del vostro grande amore per spiccare quel volo.
E là, in quelle piccole piume che portano l'impronta vostra, quel passerottino non dolerà perché sa che un'eternità esiste e aspetta proprio voi, sì, voi che lo verrete a prendere per spiccare il volo in due perché in due la strada meno lunga pare, in due, sì, in due perché voi avete lasciato làpezzi di cuore, sì, in quelle piume vostre un pezzo di cuore per quel passerottino che nido non ha, per quell'altro che voli vuole, per quello che strada non sa.
Il mio nido, figliuoli miei, è ovunque nel mondo luce un cero acceso, una preghiera che strada vuole fare, una carità palese, un passo solerte per sempre andare.
Ecco il nido, ecco le mie piume, è anche qui, figliuoli miei, anche in questo piccolo nido ove tante piume stanno, certo che parleranno di questo cuore di Madre, ma pur di voi, sì di voi perché voi anche voi lascerete questo che testè ho detto a chi fame ha, a chi sete tiene, a chi voli vuole. E allora fate che questo, questo che voi lascerete, sia puro, sia bello, sia degno di voi per essere uniti così come nella preghiera per andare ove quel filo d'oro vi porterà.
E Lassù che cosa troverete mai, che cosa, mi chiedo? Questo cuore di Madre che vi attende così per dirvi:" Figliuolo mio, ecco la Madre tua!"
Figliuoli miei, andate in pace.
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